Quando si entra nell’ambito delle medicine o terapie “alternative” emerge un certo modo di intendere il mondo, la società, gli individui e la realtà stessa. Ricercando ciò che può unire le diversità, si potrebbe dire, che la medicina è ciò che ci permette di “recuperare” lo stato di salute (fisico, mentale-emotivo e sociale-relazionale), ovvero di “ben-essere”, di buona esistenza, di vivere armonico.
Tutto ciò che NON aderisce a tali concetti NON dovrebbe essere chiamato medicina. La salute è un diritto primario, anzi fondamentale, chiaramente legato al principio di “diritto alla vita”, al principio di “dignità degli esseri” e al “diritto” di libera scelta di una propria “visione” dell’esistenza. Credo se ne possa dedurre che il diritto alla salute, alla propria salute, non può essere condizionato da “visioni di vita” altrui (anche se maggioritarie) e limitato da implicazioni di tipo economiche o mercantili di mestieri e prodotti.
Ri-definire continuamente i principi fondamentali e trovare il modo di applicarli è alla base del processo evolutivo delle società aperte ed è il modo per migliorare la qualità della vita degli individui e dei popoli. In tal senso, si vuole promuovere una medicina che sappia essere coerente, nei fatti, ai principi portanti di una società aperta, favorendo il nascere di una medicina popolare…
E’ la richiesta di una partecipazione ad una Unità di Servizio dove in Fratellanza c’è posto per ognuno e per ogni tipo di terapia.
Per chi può essere interessato allego lo scritto originale.
E’ bello ed utile, formare le Unità di Servizio, sviluppano lo spirito della pace, della inclusività e della cooperazione fraterna dove ognuno di noi con impegno personale mette a disposizione talenti e conoscenze. Aiutano gli “indecisi” e “isolati” a trovare una direzione convergente verso una visione di sostegno reciproco.
Come sappiamo, i cambiamenti necessari al progresso armonico della società umana avvengono mediante una presa di coscienza individuale che, via via, determina nell’opinione pubblica l’appropriazione di nuovi concetti, fino ad ottenere quella massa critica capace di superare il “punto di svolta” e, per forza gravitazionale, concretizzare i cambiamenti necessari.
Con le Unità di servizio si realizzano esempi di fratellanza nel tessuto sociale in cui l’Unità è inserita. Una Unità di servizio che opera nella pacifica convivenza e nella fraterna cooperazione, può esercitare nel suo ambiente un effetto che supera di molto la propria entità numerica. Uno o più componenti che formano il cuore di questa attività, attrarranno nuovi componenti con fermezza di proposito e ispirazione.
Ogni Unità di servizio è unica nel suo genere, e si identifica con un suo nome. Esplica le proprie attività in modo autonomo secondo le peculiarità dell’ambiente in cui si trova. L’allineamento soggettivo al comune intento della Fratellanza determinerà l’Unione di tutte le Unità nella diversità di forme e azioni.
Provo a tenere in rete le unità di servizio che si formeranno grazie alle persone di buona volontà e grande amore (forse posso essere utile nella fase di formazione, assistenza e coordinazione?): luisella.valeri@fastwebnet.it